L’idraulico di mia moglie: racconto erotico
Stamattina ho fatto colazione in fretta, avevo un incontro importante a cui mi preparavo da mesi, ho bevuto il caffè che era ancora bollente e ho addentato una fetta biscottata con la marmellata d’arance mentre già chiudevo la porta. Mia moglie era in bagno, le ho lasciato i soldi sul tavolo per pagare l’idraulico che sarebbe venuto a breve, io e lei ultimamente parlavamo solo di questo genere di cose.
Una giornata storta
Mi sono precipitato in macchina e sono andato in ufficio con il mio documento fresco dell’ennesima revisione e due occhiaie grandi quanto la borsa di pelle, più di mezz’ora nel traffico. Arrivo, e vedo tutti sono fuori dalle porte scorrevoli, i vigili del fuoco con il camion, la scala, insomma, tutto saltato, tutti a casa, c’è stato un cortocircuito e un piccolo incendio senza feriti.
Torno a casa e ci metto un’altra mezz’ora, infilo le chiavi nella toppa e guardando in basso mi accorgo di essermi macchiato la cravatta di marmellata d’arance. Entro.
Le brutte sorprese non sono finite
E sul divano a fiori c’è mia moglie con le cosce aperte e le ginocchia in alto, e tra di lei vedo il culo e la schiena pelosa di un uomo sudato, una borsa degli attrezzi per terra, l’idraulico.
Resto immobile con la mia stupida macchia sulla cravatta a guardare i glutei di lui che si contraggono spingendo tra le cosce come se dovesse entrarci con tutto il corpo, gliele stringe con quelle dita pelose e sporche di grasso. E lei grida di piacere.
Mi monta una rabbia cieca, ma non riesco a smettere di guardare la pelle delle cosce depilate che trema sotto quelle spinte. Mi avvicino e mi vedono.
Una svolta sexy inaspettata
Lei lancia un piccolo grido ma l’idraulico continua a grugnire e a spingere e lei rimane con la bocca mezza aperta e socchiude gli occhi mentre cerca di parlare. E invece le esce un altro gemito, l’altro ha gli occhi chiusi, forse non mi ha visto, penso, vorrei gridare qualcosa ma sento il cazzo spingermi sotto i pantaloni e pulsare durissimo, fa quasi male. Mia moglie lo vede, mi tira per la cintura e mi sbottona, lo tira fuori e io tra il sonno e l’eccitazione non riesco nemmeno a capire cosa sta succedendo che sento le sue labbra caldissime avvolgermi il cazzo e iniziare a succhiare.
Le afferro i capelli mentre l’altro, ora ne sono sicuro, mi ha visto e continua, inizio a grugnire anch’io, lui esce da lei, il cazzo duro almeno quanto il mio, viscido. La tira indietro e lei docile come un cane si mette a quattro zampe, me la mette proprio sporta davanti al divano e io mi sposto e glielo rinfilo in bocca. Lui guarda, si tocca il cazzo e inizia a leccarla da dietro, lei ha un sussulto, la sento gemere con il mio cazzo in bocca. Non riesce nemmeno più a controllarsi e io mi sposto per guardare meglio e godermi la scena, mi masturbo davanti a lei. Vedo l’uomo che le ha infilato la lingua nella figa e poi passa sopra le piccole labbra, lei trema come una foglia, poi le lecca il buco del culo, se l’era anche rasato, penso. Le infila un dito nell’ano e lei trema di più, dopo un po’ ne infila un altro e la stantuffa piano, poi più veloce, quando vedo che non fa più fatica a muoverlo avanti e indietro e lei ha una faccia in estasi decido che è il mio turno. Lui ci resta un po’ male, ma si sposta, mi ha preparato proprio una bella tana umida e stretta.
Il lieto fine
Entro con un po’ di fatica ma quando ci sono dentro tutto, lei si lascia andare, e lancia un gemito, e un altro, e in uno di quelli l’idraulico prende il mio posto e le entra in bocca. Mentre mi muovo dentro di lei vedo la macchia d’arancia sulla cravatta che sbatte poco sopra il suo culo e questo mi eccita ancora di più. Le vengo sulla schiena che lei ancora sta ansimando. Mi siedo stremato, sento l’idraulico venire, lei si gira sudata e rossa in faccia, io faccio per rivestirmi e lei scuote la testa, si siede sul divano e allarga le cosce, la testa dell’idraulico ci si fionda in mezzo con la lingua già avida. Si ricomincia.